Le origini della famiglia Attems

La culla della famiglia Attems è il Friuli, come si evince da un
documento risalente al 1025, conservato nell’archivio storico e di proprietà esclusiva della famiglia.

Il terreno definito “Attems infra Comitatus Fori Julii” è donato a Corrado Attems dalla famiglia della moglie Matilde, marchesa di Moosburg.

Il capostipite del ramo dei Petzenstein è Wolfgang d’Attimis, che nel 1540 diviene vice capitano della contea e fa erigere il santuario di Montesanto.

A suo figlio Andrea, l’arciduca Carlo d’Asburgo, concede il diritto di aggiungere al proprio nome il predicato von Petzenstein. Dei Petzenstein, fra i discendenti di Andrea, gli esponenti che si sono fatti più onore nel ‘700 sono i fratelli Sigismondo, Carlo Michele e Lodovico, che vivono ai tempi di Maria Teresa d’Austria.

Danno tutti e tre lustro alla città di Gorizia, ma soprattutto Carlo Michele, che abbraccia la carriera ecclesiastica ed è elevato da Maria Teresa al rango di principe del Sacro Romano Impero fino alla nomina di Arcivescovo di Gorizia il 12 Aprile 1752 da parte di Papa Benedetto XIV.

La tenuta di Villa Attems

Documentazione che risale a fine ‘400, riporta che la tenuta di Villa Attems, situata a Lucinico nel cuore del Collio, sia possesso dell’antica famiglia nobile goriziana dei Postcastro.

Il patrimonio è poi ereditato in blocco dai Cernozza, un’altra antica famiglia nobile goriziana, il cui subentro nella parte feudale, concesso dall’arciduca Ferdinando nell’aprile 1546 è ben documentato.

La successione è avvallata con l’evoluzione del cognome in Cernozza de Postcastro.

I Cernozza diventano così gli ultimi feudatari di Lucinico prima dell’arrivo degli Attems. In questo periodo, acquisisce una posizione baricentrica la chiave di volta in pietra, che ancora oggi campeggia sopra il portale di ingresso al parco di Villa Attems Petzenstein.

Nel cimiero, che sormonta l’elmo dello scudo, si scorge una data, il 1630, e, nella parte bassa, l’acronimo BGLBNCDP – “Beninia Gallara libera baronessa nata Cernozza de Postcastro”.

Nel 1649, la nipote di Beninia sposa Massimiliano Attems portando in dote la tenuta.

Da quel momento in poi, la decima lucinichese entra a far parte del patrimonio degli Attems, definiti, da allora, “eredi Cernozza de Postcastro”.

Nel ‘900, è il conte Sigismondo Douglas Attems Petzenstein a perpetrare nel nome la nobile discendenza dell’antico ed aristocratico casato.

Figlio del conte Giovanni e della baronessa Stefania Biedermann de Turony, egli nasce il 23 maggio 1914, ad un anno esatto dalla dichiarazione di guerra dell’Italia all’Austria – Ungheria siglando, di fatto, l’inizio di una trasformazione geopolitica e territoriale.

Il conte Douglas Attems

Il paese di Lucinico diviene terreno di guerra, di continui passaggi e razzie.

È praticamente distrutto nella sua totalità dall’avvicendarsi del fronte, ora austriaco ora italiano. Dopo quattro lunghi anni, l’angolo di paradiso, la Nizza austriaca tanto celebrata dallo storico Carl von Czoernig-Czernhausen è solo un’ombra nei ricordi di chi sopravvive.

Passano gli anni e molto della caparbia lucidità e risolutezza dell’uomo settecentesco si ritrovano in Douglas nell’acuta capacità di trasformare il Collio in un prodotto unico e rappresentativo dell’intero territorio goriziano.

Nel 1963, promuove la realizzazione del Consorzio (del) Collio, di cui, due anni dopo, è presidente con la fattiva speranza di salvaguardare il territorio e i suoi confini.

Virginia e Paolo proseguono la dinastia

Per Douglas Attems, il Collio è tutto. Crea la D.O.C. Collio della quale rimane presidente fino al 1999.

Muore nel settembre 2002. Un anno prima, nel settembre 2001, la figlia Virginia sposa Paolo Giasone.

Da questa unione nascono Eugenia e Ludovica, le quali hanno ottenuto dal Ministero dell’Interno l’autorizzazione ad aggiungere al cognome paterno quello degli Attems Petzenstein esaudendo così il desiderio di Douglas che la stirpe millenaria degli Attems non si esaurisca con la sua morte.

Nel 2009, Paolo e Virginia Giasone Attems Petzenstein scrivono un libro sulla storia della famiglia nel ‘900 pubblicato da Edizioni della Laguna, Sigismondo Douglas Attems Petzenstein Conte del S.R.I. Storia di una famiglia nella Mitteleuropa del ‘900.

Le attività della tenuta

Sin dal 1945, il sito, dedicato oggi a questa nuova attività, è improntato al commercio di materiale avicolo, pollicoltura e conigliocoltura.

Nello stesso periodo, vicino a quest’impianto, viene ampliato anche lo stabile adibito a cantina per la volontà di investire maggiormente sulla produzione e commercializzazione vinicola. Tradizione della tenuta è, inoltre, la coltivazione di alberi da frutto quali ciliegi e peschi.